VERBANIA – 11.10.2016 – Il rischio è di pagare
due volte le tasse: in Svizzera e in Italia. Dal tavolo provinciale sul frontalierato del Vco che è tornato a riunirsi la scorsa settimana dopo gli esiti del referendum, ticinese “Prima i nostri” è emerso nuovamente il problema dell’imposizione fiscale applicata a una particolare categoria di frontalieri pensionati. Chi percepisce un assegno come prepensionato o uno di invalidità, riceve il denaro dal cosiddetto “secondo pilastro”. Con i nuovi meccanismi che deriverebbero dall’accordo sulla fiscalità in via di definizione tra i due Paesi, quella somma dovrebbe essere denunciata e quindi tassata anche in Italia.
L’allarme lanciato dai rappresentanti sindacali è stato raccolto dal presidente del Vco Stefano Costa, dal deputato Enrico Borghi, dal vicepresidente della Regione Aldo Reschigna. La proposta concreta è quella di riaprire i termini della “voluntary disclosure”, consentendo di dichiarare queste rendite applicandovi solo il 5% di tasse e agevolando i beneficiari. Su questov punto Borghi ha confermato che nella legge di Stabilità il governo raccoglierà le indicazioni emerse con una sua mozione già recepita dall’esecutivo.