Bolivian Army 2nd Lt. Mauricio Vidangos stands guard at the entry control point of an Observation Point

NEW YORK - 16-6-2025 -- L’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) è l’organismo fondato il 26 giugno 1945 e che attualmente raccoglie ben 193 Stati membri.
Uno degli organi più importanti è il Consiglio di Sicurezza, composto dai rappresentanti di 15 Stati, dei quali 5 permanenti (Stati Uniti, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna, cioè i vincitori della seconda guerra mondiale) e 10 che variano periodicamente.
Il Consiglio di Sicurezza è l’organo esecutivo dell’ONU e tutti gli Stati membri sono tenuti ad attuare le decisioni del Consiglio. Il Consiglio di Sicurezza ha l'autorità primaria di determinare l'esistenza di una minaccia alla pace o di un atto di aggressione. Invita le parti di una controversia a risolverla con mezzi pacifici e raccomanda i metodi di adeguamento e i termini di risoluzione che ritiene opportuni. In alcuni casi, può imporre sanzioni o addirittura autorizzare l'uso della forza per mantenere o ripristinare la pace e la sicurezza internazionali. La presidenza del Consiglio di Sicurezza ruota e cambia ogni mese.
Il problema è che ciascuno dei 5 stati permanenti ha il potere di veto, cioè ha il diritto di bloccare qualunque decisione o risoluzione sostanziale del Consiglio. Possiamo sicuramente definirlo come l’organo più antidemocratico che possa esistere. Immaginiamo, per esempio, che uno dei membri permanenti voglia attaccare militarmente un altro Stato. Ebbene, il Consiglio di Sicurezza ha il dovere in questo caso di approvare una risoluzione che possa condannare l’aggressione o approvare soluzioni per porvi rimedio, ma quella risoluzione non sarà mai approvata perché proprio chi ha attaccato militarmente ha il potere di veto in quanto membro permanente. Anche l’Italia è stata ‘vittima’ del potere di veto. Infatti, l’Italia è entrata a far parte dell’ONU solo nel dicembre 1955 perché negli anni precedenti la Russia (allora era Unione Sovietica) con il proprio potere di veto ne impediva l’entrata da ben dieci anni.
Moltissimi studiosi di diritto internazionale hanno più volte criticato l’antistoricismo e l’antidemocraticità del potere di veto dei membri permanenti, ma a distanza di 80 anni non si è trovata una soluzione. Ne consegue la flebile credibilità dell’organizzazione più importante a livello mondiale. Decidono in pochi e, quando decidono, devono sperare che nessuno dei 5 membri permanenti possa bloccare tutto.

Carlo Crapanzano 

Foto: un "casco blu" delle nazioni Unite, fonte Wikipedia