PIEMONTE- 06-01-2021-- Sul deposito di scorie nucleari in Piemonte, dopo la presa di posizione del presidente Cirio, arrivano duri commenti dal segretario regionale della Lega Molinari e dal leader nazionale Salvini: “Il governo si conferma incapace, pericoloso e arrogante anche sul tema del deposito nazionale di rifiuti radioattivi in Piemonte, e a nulla servono le ridicole spiegazioni delle ultime ore. Il governo non ha consultato gli enti locali (che in qualche caso avrebbero preso in considerazione l’idea, anche per ottenere compensazioni economiche) e dopo un lunghissimo silenzio i cittadini scoprono che potrebbero ritrovarsi le scorie anche in zone ad alta densità agricola o industriale. Sinistra, Conte e 5Stelle fanno male al Piemonte e a tutta Italia: perché non si preoccupano di erogare i fondi di compensazione del nucleare che in Piemonte attendono da troppo tempo?”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, cui si aggiunge la voce di Riccardo Molinari, Presidente dei Deputati della Lega e Segretario Regionale del Piemonte: “Su un tema così importante e delicato, per le sue implicazioni sia in termini di sicurezza che di ricaduta economica sui territori, il Governo decide di notte, quasi in clandestinità, evitando qualsiasi confronto, mentre tutti i riflettori sono puntati su pandemia e crisi politica: l’ennesimo atto di arroganza ai danni di territori e cittadini”.
L’on. Riccardo Molinari, Presidente dei Deputati della Lega e Segretario Regionale del Piemonte, boccia senza mezzi termini la decisione congiunta del ministero dello Sviluppo e del ministero dell'Ambiente, che ignorando il Parlamento hanno dato il via libera alla Sogin per la pubblicazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il Deposito Nazionale dei rifiuti nucleari.
“Una decisione – sottolinea l’on. Molinari - inopportuna nei tempi e nel metodo, che scavalca completamente Regioni, Province e Comuni, e individua 67 aree idonee in sette regioni italiane, senza minimamente coinvolgere gli enti locali, i territori e le popolazioni interessate. Teniamo conto che si tratta di un percorso decisionale fermo da diversi anni: inaccettabile che debba essere ‘sbloccato’ proprio ora, in una situazione di complessiva emergenza, e senza una riflessione ampia e condivisa”.
Il Capogruppo della Lega alla Camera concentra poi la riflessione sul Piemonte: “La nostra regione, area a forte vocazione produttiva, sia industriale che agricola, si ritrova per decisione del Governo Conte in pole position, con un rilevante numero di siti candidati potenziali ad ospitare il Deposito Nazionale dei rifiuti nucleari. Fortissima in particolare la concentrazione in provincia di Alessandria dei siti definiti ‘verde smeraldo’, ossia con idoneità piena. Noi diciamo no forte e chiaro a questa imposizione calata dall’alto, e stiamo già raccogliendo le proteste di tanti amministratori locali, non solo della Lega o del centro destra, che ci segnalano tra l’altro tagli e enormi ritardi nell’erogazione dei cosiddetti Fondi Scanzano (compensazioni per il nucleare) a partire già dall’annualità 2005. Cornuti e mazziati, insomma. Sindaci, comuni e cittadini del Piemonte chiedono ampio coinvolgimento nella decisione, trasparenza e informazioni dettagliate. Tutto ciò che il Governo Conte finora ha negato, con una decisione che sa di colpo di mano. L’esecutivo ci ripensi, sospenda tutto e venga a confrontarsi in Parlamento”.
Foto dal profilo Facebook di Riccardo Molinari